10 motivi per scegliere una lampadina a tencologia LED

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Perché sostituire le propria vecchia lampadina con una a LED?

Ecco i 10 motivi per cui conviene fare questa scelta:

1. Consumi bassissimi: una lampada a LED consuma in media un 70-80% in meno di una equivalente a incandescenza e un 40-50% in meno rispetto alle lampade a risparmio.

2. Lunga durata di vita: la vita media di lampade a LED di qualità varia dalle 35.000 alle 50.000 ore, contro 2.000 – 6.000 ore delle lampade alogene e 10.000 – 12.000 delle lampade a risparmio.

3. Non inquinano

Le lampade a LED non contengono alcun tipo di elemento tossico o dannoso per l’ambiente o per l’uomo, a differenza delle lampade a risparmio che contengono mercurio, molto tossico ed estremamente dannoso per l’ambiente e per il corpo umano.

4. Non scaldano

A quanti di voi è capitato di scottarsi andando a sostituire o a toccare una lampada tradizionale? Ebbene con il LED non correrete più questo rischio, infatti i corpi illuminanti a LED non scaldano e non sprecano inutile energia nella produzione di calore, ma si concentrano a fare esclusivamente il loro lavoro, ovvero emettere più luce possibile;

5. Non emettono raggi UV e non creano campi magnetici dannosi per la salute

6. I prodotti a LED sono molto versatili dal punto di vista dell’estetica e del design, lo conferma il fatto che nascono di continuo nuovi corpi illuminanti dalle forme strane e moderne

7. Alta qualità della luce emessa sia nel colore bianco freddo che nel bianco caldo e alta resa cromatica

8. Niente più fastidiosi sfarfallamenti e luce inizialmente fioca, ma luce continua e al massimo dell’intensità fin da subito.

9. Alta resistenza a urti e cadute, a differenza delle lampade a filamento e anche di quelle a risparmio il LED non teme le cadute anche se è sempre bene evitare di far cadere le proprie lampade.

10. Non soffrono le accensioni ripetute: il LED a differenza di tutte le altre fonti luminose non soffre le accensioni ripetute e la vita di una lampade a LED non risente di questo fattore.

 

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